Parliamo di Banana Yoshimoto

"Nel flusso indefinito del tempo e degli stati d'animo, gran parte della storia è incisa nei sensi. E cose di nessuna importanza, insostituibili, ritornano così all'improvviso, in un caffè..." 

Perchè leggere Banana Yoshimoto?

Ho guardato la libreria, ho passato in rassegna i titoli e i miei occhi si sono involontariamente soffermati su Kitchen, come sedotta dalla mancanca di un amore perduto e ritrovato. 

È così con ogni libro della Yoshimoto. Storie semplici, quasi scontate, ma di una profondità stupefacente, viscerali e soprattutto "umane". Umanità, emozioni e sensazioni sono le parole chiavi quando si parla dei libri di Banana Yoshimoto; la trama risulta importante solo se viene relazionata alla sfera morale dei personaggi. Ogni racconto viene toccato dai temi cari all'autrice: il dolore, la perdita, la morte, l'amore, la guarigione, il rinascere, la vita.

Niente risulta mai soffocante e opprimente, nonostante si parli molto di morte e di dolore, anzi tutto sembra essere sospeso in un clima di serenità. Ovviamente tutto questo è possibile grazie allo stile della Yoshimoto, uno stile leggiadro, surreale, quasi infantile. Forse quello che mi spinge a comprare libri su libri della Yoshimoto sono le sensazioni che mi suscita come nessun altro scrittore sa fare, la sensazione di sentirmi a casa, di sentirmi confortata, di sentirmi leggera. 

Curiosità

'Banana' non è il vero nome, ma solo il nome d'arte scelto dalla scrittrice perchè attratta dalla bellezza dei fiori rossi del red banana flower. Molti vi hanno visto un'intenzione provocatoria nei confronti dell'immagine di impegno rappresentata dal padre, Ryūmei Yoshimoto, celebre critico e poeta. 

E voi cosa ne pensate? Avete mai letto un suo libro? 

Alla prossima, Noemi.♥